Antiziganismo e conflitti urbani. Punti di forza e ambivalenze di un intervento di superamento dei “campi nomadi”, Sociologia del diritto, n. 1, 2016, pp. 53-81

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Abstract

L’obiettivo dell’articolo è riflettere sul rapporto tra cittadinanza formale e cittadinanza sostanziale, a partire da uno studio di caso che riguarda le politiche abitative per una minoranza etnica, quella dei sinti, composta da persone che possiedono la cittadinanza italiana ma che non godono pienamente dei diritti ad essa associati. Dopo aver illustrato come l’aumento della diversità etnica e culturale nelle società occidentali metta in crisi l’idea moderna di cittadinanza, l’articolo indaga le radici storiche dell’alterità delle popolazioni romanì percepita a livello culturale, mettendo in luce come questa si traduca in politiche discriminatorie nei loro confronti. Viene poi analizzato l’intervento di costituzione di un “villaggio” per i sinti promosso dal Comune di Venezia, che si pone come una “terza via” tra l’assimilazione e l’esclusione, mettendone in luce punti di forza e limiti e interrogandosi sulla sua capacità reale di fornire una risposta efficace ai bisogni abitativi espressi dai membri di questa minoranza etnica.

Parole chiave: cittadinanza, differenza, conflitti, “campi nomadi”, Sinti, Mestre

Key words: citizenship, difference, conflicts, “nomad’s lands”, Sinti, Mestre

 

Antiziganismo e conflitti urbani. Punti di forza e ambivalenze di un intervento di superamento dei “campi nomadi”, Sociologia del diritto, n. 1, 2016, pp. 53-81

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